Era il 1995 quando Giulia Staccioli, ex campionessa di ginnastica ritmica finalista alle Olimpiadi di Los Angeles e Seul, dopo aver assistito ad uno spettacolo di Moses Pendleton leader dei Momix, rimase folgorata da quello straordinario mix che il coreografo era riuscito a creare, primo in quelli anni nei suoi spettacoli, pioniere di un nuovo genere di espressione del corpo che da subito ha affascinato pubblico e critica.
Coreografie in cui, in maniera magica, la ginnastica e le evoluzioni atletiche si fondevano magicamente con la danza facendo sì che la simulazione di una discesa con gli sci o di una corsa in bicicletta riprodotta sulle tavole del palcoscenico, con le luci giuste e i movimenti appropriati, diventassero come per incanto un balletto.
E così, dopo aver studiato a New York nella scuola di Alvin Ailey ed essere stata per qualche anno nella compagnia dei Momix, Giulia Staccioli comincia a sperimentare una nuova ricerca e fonda in Italia la compagnia dei Kataklò con i quali sperimenta quello che verrà poi definito dalla critica internazionale phisical theatre.
Da allora sono passati quindici anni e per festeggiare questo percorso creativo la compagnia di Giulia Staccioli “Kataklò atletic dance theatre” presenta a Milano il nuovo spettacolo intitolato “Puzzle” che andrà in scena dal Teatro Leonardo dal 6 al 18 marzo.
Questa nuova produzione, fortemente voluta da Giulia Staccioli che ne firma la regia con la supervisione artistica di Jessica Gandini che collabora con lei sin dal 2006, si presenta dunque come una composizione colare nella quale storiche coreografie della compagnia come “Quando volava Nerone” vengono unite a nuove come creazioni “La fabbrica del cioccolato”, libera interpretazione del mondo di Tim Burton e molte altre coreografie in cui anche i singoli interpreti della compagnia trovano spazio per esprimere la propria creatività. I toni vanno dal teatro danza alla acrobazia, dalla ginnastica ritmica alla danza pura. Ogni componente dei Kataklò insomma offre al pubblico “un pezzetto” di se stesso creando questo nuovo “Puzzle” per celebrare i quindici anni della compagnia.
ll nome “Kataklò” deriva dal greco antico e significa “Io ballo piegandomi e contorcendomi”. La ricercatezza della scrittura coreografica e teatrale di Kataklò ha l’emozionante potere di comporre scenari surreali, di creare illusionismi e abbattere le barriere dell’immaginazione superando ogni confine culturale, linguistico e generazionale. E questo grazie all’inconfondibile e spettacolare miscela di movimenti corporei, passi di danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi.
I componenti di Kataklò infatti oltre che essere ballerini, sono anche performers e attori perchè quella della compagnia Kataklò è un'arte trasversale che esce dai confini del teatro per conquistare spazi diversi ed insoliti.
De Kataklò si ricorda la partecipazione a importanti ricorrenze sportive e culturali, trasmissioni televisive, workshops, congressi, conventions, oltre alla creazione di coreografie esclusive per brands ed eventi privati e la spettacolarizzazione di manifestazioni internazionali hanno contribuito al successo di Kataklò.
Per esempio la rappresentazione di fronte a Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù, le Olimpiadi di Sidney, la Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Torino 2006, il capodanno di Hong Kong, il Fringe Festival di Edimburgo sono solo alcune delle importanti manifestazioni in cui la compagnia si è esibita. Nel 2008 Kataklò ha portato in scena con enorme successo i suoi spettacoli in tutto il mondo e, in occasione delle Olimpiadi della Cultura 2008, ha rappresentato l’Italia a Pechino sotto il patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri e dell’Istituto Italiano di Cultura.
Puzzle, Teatro Leonardo Da Vinci dal 6 al 18 marzo ore 20.45 domenica ore 16